Che cos'è un viaggio emozionale
"L’unico vero viaggio, l’unico bagno di giovinezza, non è andare verso nuovi paesaggi ma avere altri occhi, vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, vedere i cento universi che ciascuno vede, che ciascuno è.” Marcel Proust.
E’ il superamento del viaggio in sé, come semplice spostamento, da un luogo consono ad un luogo ameno, che nell’immaginario collettivo può essere configurato come un’isola con spiagge bianche e palme, circondata dall’oceano, oppure una città caotica popolata da grattacieli scintillanti, o ancora alture assolate, canyon, fiumi impervi o che scorrono lenti verso il mare. Il viaggio innanzitutto è un viaggio anche dentro di sé, perché crea emozioni, ci permette di entrare in contatto con le realtà locali, della destinazione che abbiamo scelto. Il viaggio non è arrivare, ma coincide nell’esperienza del viaggiare, si svolge lungo tutto il percorso, proprio in quanto generatore di emozioni, che nascono dall’incontro con le persone, gli altri viaggiatori, dalle attività che si svolgono nei luoghi vissuti, dai sentimenti che ogni esperienza suscita e che sono il regalo più bello che porteremo a casa. Nei nostri viaggi
il turista non è più tale: da consumatore diventa protagonista della propria storia, che è unica e irripetibile, perché scritta proprio e solo da lui, che si arricchisce di partecipazioni e si snoda attraverso i luoghi e le storie degli altri.
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